RedHat, IBM, Facebook e Google hanno annunciato la loro collaborazione per estendere i diritti per correggere gli errori di conformità in alcune delle loro licenze open source.
L’annuncio fa riferimento a due tra le più utilizzate licenze open: la GNU General Public License (GPL) e la GNU Lesser General Public License (LGPL). Per quanto riguarda la GPL, la versione 3 introduce una nuova opportunità per gli utenti di porre rimedio ad eventuali errori di conformità, specialmente quelli accidentali.
I quattro giganti dell’IT si stanno impegnando per estendere questo approccio anche al software licenziato sotto la GPLv2, LGPLv2.1 e v2.
Michael Cunningham di RedHat spiega:
We believe in promoting greater fairness and predictability in license enforcement and the growth of participation in the open source community. We encourage other GPLv2 copyright holders to follow our lead.
Crediamo nella promozione di una maggiore imparzialità e prevedibilità nell’applicazione delle licenze e nella crescita della partecipazione nella comunità open source. Vogliamo incoraggiare gli altri titolari di licenze GPLv2 a seguire il nostro esempio.
Con questo tipo di applicazione della licenza sarebbe possibile essere più coerenti con le norme della comunità.
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