Domande frequenti su Ubuntu 18.04 LTS

by pinguinipercaso on

È atteso ormai fra poche ore il rilascio ufficiale di Ubuntu 18.04 LTS Bionic Beaver. Come ad ogni nuovo rilascio, è alta la probabilità che, dai prossimi giorni, i forum e i gruppi sui social network verranno “presi d’assalto” da utenti in cerca di informazioni sulla nuova release. Le domande saranno fra le più disparate, ma di certo non mancheranno quelle solite (tipo la classica «Mi conviene fare l’aggiornamento oppure un’installazione pulita?»), a cui se ne aggiungeranno sicuramente altre specifiche per questa release (ad esempio «E se volessi tornare a Unity?»). Ecco quindi una serie di possibili domande frequenti (FAQ) con relative risposte.

Domande frequenti su Ubuntu 18.04 LTS

Come sempre in articoli simili a questo, alcune domande potranno sembrare ovvie per gli utenti più esperti. È palese, carissimi Linux enthusiasts, che questa raccolta di FAQ non è rivolta principalmente a voi Domande frequenti su Ubuntu 18.04 LTS

Sì, questo articolo prende ispirazione da quest’altro, ma non è una mera traduzione (molte delle risposte saranno diverse, come potrete vedere).

Quando mi arriverà la notifica della disponibilità dell’aggiornamento a Ubuntu 18.04?

Innanzitutto assicuratevi di aver impostato correttamente lo strumento Software e aggiornamenti, in modo tale che la voce Notificare nuove versioni di Ubuntu non sia settata su Mai. I tempi saranno diversi in base alla versione utilizzata.

  • Ubuntu 17.10:  la notifica dovrebbe arrivare alcuni giorni dopo il rilascio ufficiale (il 26 aprile).
  • Ubuntu 16.04: per questa versione invece i tempi saranno più lunghi. Potrebbero passare diverse settimane, o più verosimilmente pochi mesi (in concomitanza del rilascio della point release Ubuntu 18.04.1 a fine Luglio 2018).

Dunque non abbiate fretta di aggiornare e non disperate se alcuni utenti hanno già ricevuto la notifica e voi no. Ricordatevi che non c’è nessuna fretta di aggiornare. Anzi, in ambienti dove è importante la stabilità e la sicurezza (come quelli lavorativi) è sempre meglio ritardare di un po’ (non è escluso che spuntino all’ultimo momento bug e/o problemi vari; i server in questi giorni saranno “bollenti” e l’aggiornamento potrebbe impegnare più del normale; vari sviluppatori di terze parti potrebbero non aver ancora iniziato a lavorare su Bionic e potreste ritrovarvi senza tutti i programmi che vi servono ecc.).

Mi conviene fare l’aggiornamento oppure un’installazione “pulita”?

Domanda da un milione di euro. Personalmente sul mio computer principale ho sempre avanzato di LTS in LTS e tutto è filato liscio ogni volta. Altri utenti, invece, hanno lamentato problemi piccoli o grandi. Poi c’è chi preferisce sempre reinstallare, poiché l’avanzamento potrebbe portarsi dietro qualche “strascico” della versione precedente (pacchetti in versioni obsolete e/o inutili, vecchi file di configurazione ecc.) che potrebbe rendere il sistema meno “pulito” e prestante. Inoltre bisogna considerare i tempi: un’installazione di Ubuntu dura circa venti/trenta minuti (o meno) su computer nuovi con una connessione veloce ad Internet. Al contrario, per avanzare da una versione all’altra è necessaria almeno un’ora (o anche molto di più, a seconda dei casi). Non tutti possono permettersi il lusso di dedicare un pomeriggio intero a questa procedura. Perciò non esiste una risposta valida per tutti.

Dei consigli (molto generali) che posso dare sono i seguenti, e cambiano in base alla versione in uso:

  • Ubuntu 16.04/17.10:  in questo caso, se avete abbastanza tempo a disposizione, potete effettuare l’aggiornamento diretto. Sarà però d’obbligo: 1) un backup dei propri file e configurazioni; 2) premunirsi di una live di Ubuntu 18.04, in modo tale da reinstallare e/o riparare il sistema se qualcosa andasse storto; 3) eseguire preventivamente tutti i normali aggiornamenti (da terminale: sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade); 4) disabilitare i repositories esterni (togliete tutte le spunte nella scheda Altro software in Software e aggiornamenti).
  • Altre versioni: in questo caso, non potendo eseguire l’avanzamento diretto, risulta più veloce, conveniente e sicuro reinstallare. Le precauzioni in questo caso si limitano ad effettuare un backup dei propri file personali e configurazioni.

Quale versione di GNOME è presente?

Al momento del rilascio Ubuntu 18.04 ha GNOME 3.28.

Posso installare GNOME “originale”, senza le personalizzazioni di Ubuntu (“GNOME vanilla“)?

Certo. I veri estimatori di GNOME potrebbero non gradire il lavoro svolto dal team di Ubuntu per farlo assomigliare al vecchio desktop con Unity. In tal caso è sufficiente installare la sessione di GNOME (con pacchetti dipendenti) digitando in un terminale:

sudo apt install gnome-session

Fatto ciò, basta fare il logout ed accedere alla sessione GNOME.

È stato rilasciato il fix per il memory leak di GNOME?

Sì. Il fastidioso memory leak di GNOME 3.28 è stato corretto, anche se sono in corso ulteriori test. Per la cronaca: il problema non era dovuto a Ubuntu ma a GNOME 3.28, tant’è che affligge/va tutte le distribuzioni che usano questa versione dell’ambiente grafico. Una nuova patch è stata rilasciata nella versione GNOME 3.28.1.

Verrà rilasciata Ubuntu GNOME 18.04?

Essendo attualmente in uso su Ubuntu il desktop GNOME, dalla versione 17.10 è venuta meno l’utilità della derivata ufficiale Ubuntu GNOME (che è stata soppressa, o se preferite “fusa” con Ubuntu). Ovviamente il flavor rimane disponibile per Ubuntu 16.04 LTS.

Posso installare Unity su Ubuntu 18.04?

Sì. Canonical non ha ancora dismesso completamente Unity, che quindi non è stato eliminato dai repository. È presente infatti nel componente Universe, quello non mantenuto direttamente da Ubuntu ma dalla comunità. Per installarlo su Ubuntu 18.04 digitate in un terminale:

sudo apt install ubuntu-unity-desktop

NB: Questo comando prevede anche l’installazione di LightDM, il “vecchio” display manager (programma che gestisce la schermata di login). Se non volete cambiarlo selezionate gdm3 quando richiesto nelle istruzioni a video.

Infine eseguite il logout e selezionate la sessione con Unity.

Quanto durerà il supporto a Ubuntu 18.04?

Come da diverso tempo a questa parte, ogni rilascio LTS (Long Term Support) ha la durata di cinque anni. Il che vuol dire che saranno garantiti gli aggiornamenti di manutenzione e sicurezza fino ad aprile 2023. Per quanto riguarda le derivate, sembra invece che Ubuntu Studio 18.04 non sarà LTS.

Dopo aver aggiornato a Ubuntu 18.04, posso ritornare alla versione 16.04 o 17.10?

No, non esiste nessuna possibilità di downgrade. Se avete bisogno di tornare a Ubuntu 16.04 dovrete reinstallarlo. Vi sconsiglio inoltre di tornare alla 17.10, prossima alla fine del supporto.

Posso usare Ubuntu 18.04 su un sistema 32 bit?

No. Anzi sì.

Mi spiego meglio. Se state usando una versione 32 bit di Ubuntu 16.04 sarà possible effettuare l’upgrade a Ubuntu 18.04. Purtroppo per voi, non è stata rilasciata nessuna ISO di Ubuntu 18.04 in formato 32 bit (come già previsto per Ubuntu 17.10). In altre parole, non è ufficialmente possibile scaricare la versione 32 bit della ISO “normale” con GNOME. Ci sono tuttavia altre opzioni:

  • Gli altri flavor ufficiali (Lubuntu, Ubuntu MATE, Xubuntu ecc.) sono ancora disponibili in formato 32 bit nella versione 18.04.
  • Potete scaricare la ISO minimale  di Ubuntu 18.04 32 bit (se non sapete di cosa sto parlando consultate questa pagina) e con quella abilitare il  desktop di Ubuntu con GNOME. Basta selezionare la voce «Ubuntu desktop» in questa fase dell’installazione: Domande frequenti su Ubuntu 18.04 LTS

Va detto però che usare un sistema 32 bit può essere un’ottima opzione soltanto se il vostro computer è così vecchio da non “reggere” l’architettura 64 bit (ma in tal caso leggete anche la prossima domanda). Considerate anche che molti programmi (Google Chrome, Skype, Atom e tanti altri) non vengono più rilasciati in versione 32 bit.

Quali sono i requisiti di sistema per Ubuntu 18.04?

Requisiti minimi a parte, per usare al meglio ed apprezzare Ubuntu (versione di default con desktop GNOME) occorrono un processore 2 GHz dual core, 4 GB di memoria RAM, 20 o più GB di spazio libero nel disco. Al di sotto di questi requisiti meglio optare per derivate leggere (Ubuntu MATE e Ubuntu Budgie) o leggerissime (Lubuntu e Xubuntu).

Altre domande?

Queste sono solo alcune delle possibili domande su Ubuntu 18.04. Se avete altri dubbi consultate il sito ufficiale di Ubuntu oppure rivolgetevi ai canali di supporto. Avete appena installato Ubuntu 18.04 o siete in procinto di farlo? Allora forse troverete interessate l’articolo sui consigli post installazione.

Enjoy!

 

 

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