Fedora 34, disponibile la beta: GNOME 40, PipeWire e BTRFS

by Matteo Gatti on

The Fedora Project ha annunciato la beta di Fedora 34, il rilascio della versione stabile è previsto per la fine del prossimo mese di aprile. Le novità non mancano e alcune di queste non giungeranno nuove ai lettori più attenti. Abbiamo infatti seguito l’intero ciclo di sviluppo di Fedora 34, riportandovi diverse notizie interessanti:

Quest’ultima notizia è particolarmente importante. PipeWire è un nuovo framework multimediale di basso livello, progettato da zero da Wim Taymans di Red Hat. PipeWire è progettato per soddisfare le esigenze dei container e delle applicazioni Flatpak. Il software viene utilizzato per creare un demone modulare che può essere configurato come:

  • Un server audio a bassa latenza con funzionalità simil PulseAudio e JACK;
  • Un server di acquisizione video in grado di gestire dispositivi di input video hardware;
  • Hub centralizzato attraverso il quale i video possono essere resi disponibili per le altre applicazioni, come per le API per lo screencast di gnome shell.

Chiramente quelle sopra riportate non sono le uniche novità.

GNOME 40 su Fedora 34 Workstation

Fedora 34, disponibile la beta: GNOME 40, PipeWire e BTRFS

Fedora 34 Workstation si basa su GNOME 40, la versione più recente dell’ambiente desktop GNOME di cui vi ho parlato a lungo in questo articolo. GNOME 40 è qualcosa di più di un aggiornamento iterativo. Risolve una serie di problemi e punti aperti, include importanti modifiche al design, diverse nuove funzionalità e aggiunge alcune rifiniture che i più attenti noteranno. Aggiorna le app principali, migliora il modo di lavorare, introduce gestures finalmente intuitive.

Fedora 34: nuova funzione per BTRFS

Fedora 33 ha sancito il passaggio al filesystem BTRFS e in questa nuova release gli sviluppatori fanno un ulteriore passo avanti abilitando la compressione trasparente. Questa funzione migliora le prestazioni di lettura e scrittura per i file di grandi dimensioni e allo stesso tempo aumenta la vita delle memorie flash.

OOM

Fedora 34 Beta ha la funzione systemd-oomd (OOM) abilitata per impostazione predefinita. Systemd-oomd (out-of-memory daemon) è stato originariamente sviluppato da Facebook e successivamente adottato per casi d’uso desktop. Il suo obiettivo è favorire una miglior gestione della memoria in condizioni critiche (out of memory, appunto). Il comportamento di systemd-oomd è configurabile tramite l’apposito file di configurazione oomd.conf.

Download

Potete scaricare la beta dal sito ufficiale:

Preferite le varianti? Ce ne sono diverse: KDE Plasma (con Wayland di default), Xfce, e altri DE ma anche ISO per dispositivi ARM come le Raspberry:

Provare la beta e segnalare i bug è di grande aiuto per gli sviluppatori. Se vi imbattete in un problema potete segnalarlo come indicato qui.

Per la lista completa delle novità vi rimando al changeset ufficiale.

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Written by: Matteo Gatti