I bug “spaventosi” di Ubuntu 11.10

by Lazza on

Con circa un mese rispetto alla data di rilascio di Ubuntu 11.10 ho deciso di aggiornare il sistema installato sul mio portatile. Questa attesa è derivata dal fatto che avevo bisogno di un po’ di tempo, relativamente a due aspetti principali:

  • il 22 ottobre è stato il Linux Day e avevo bisogno di un portatile funzionante
  • ho deciso di reinstallare per passare dai 32 ai 64 bit

La procedura di aggiornamento

Prima di reinstallare, ho preferito aggiornare il sistema a 32 bit alla versione 11.10 per sfruttare l’interessante caratteristica della sincronizzazione delle applicazioni installate. Con un account di Launchpad o Ubuntu One vi permette di salvare l’elenco dei pacchetti installati e vederlo negli altri computer, per decidere selettivamente quali reinstallare.

Ho fatto un po’ di pulizia, compresi i numerosi PPA che avevo accumulato e i file nascosti nella home che non servivano più, ma in realtà non me ne sono curato troppo perché sapevo di dover formattare dopo. Infatti l’aggiornamento mi ha dato qualche problema al momento di avviare il PC, nel senso che il sistema dbus si “incantava” e non voleva saperne di partire (salvo la scelta di cancellare a mano una directory in recovery mode ad ogni avvio).

A parte questo (molto probabilmente dipeso dal fatto che aggiornavo ogni 6 mesi dai tempi di Ubuntu 8.10) è andato tutto liscio, e il Software Center ha salvato il mio elenco dei pacchetti. Ho quindi usato il Live CD di Ubuntu 11.10 a 64 bit dicendogli di formattare solo la partizione root (avendo la home separata) e in meno di un’ora avevo il sistema nuovo di zecca.

L’ultima cosa da fare è stata rimettere i programmi sincronizzati precedentemente, più alcuni che non erano nei repository. Ho scelto di reinstallare solo le applicazioni con interfaccia grafica, altrimenti avrei rischiato di mettere decine di pacchetti non più necessari (i cosiddetti “elementi tecnici”). Poco male, se un comando a cui sono abituato non lo trova so che devo installare il pacchetto.

Perché parlare dei bug?

Lo scopo di questo articolo è un po’ irriverente, se vogliamo. Ho sentito tante voci su Ubuntu 11.10, ma in realtà anche su Unity fin dalla 11.04. Non desidero soffermarmi ad analizzare e smontare tutte le critiche e/o offese che sono volate su Canonical, specialmente perché per la maggior parte si tratta di rantoli dettati da opinioni personali o comunque preferenze di singole persone su come debbano essere fatte le interfacce grafiche.

È giusto che ognuno abbia le proprie preferenze riguardo a quale distribuzione o ambiente desktop usare, ma è altrettanto infantile sparare sentenze o accuse al design team di Canonical, agli sviluppatori o persino a chi usa Unity. Tralasciando gli sfoghi da tredicenni frustrati di chi insulta gli utenti Ubuntu solo perché preferisce altro, voglio invece soffermarmi sulle cose più “gravi”. Mi è capitato infatti di sentirmi chiedere (le parole esatte non le ricordo):

Secondo te dovrei installare Ubuntu 11.10? Perché mi hanno detto in un forum che è una versione instabile non ancora completata.

O similmente:

Non mi fido ad aggiornare Ubuntu perché dicono che ha moltissimi problemi e non funziona niente.

Come vedete queste sono problematiche diverse dalle “bimbate” come la posizione diversa del pannello o del menu applicazioni, qui si tratta di qualcuno che mette in giro voci per spaventare gli utenti nuovi o comunque principianti.

La prima frase mi è stata riferita questo mese, quindi parecchio dopo il rilascio della versione definitiva di Ubuntu 11.10. Perciò di seguito vi segnalo i più “spaventosi” bug e problemi che riscontrerete usando Ubuntu 11.10, insomma fatelo a vostro rischio e pericolo! (spero che si colga l’ironia)

I bug

Gli orridi bottoni che si vedono con il dash aperto, uno dei più gravi bug di Ubuntu 11.10

Ordino i bug più o meno nell’ordine in cui li ho riscontrati e metto il riferimento alla relativa pagina.

  • B #882699 Déjà Dup fallisce la sincronizzazione con Ubuntu One: questo vuol dire che rimangono funzionanti tutte le altre opzioni, incluse le cartelle locali, quelle WebDAV e SMB. Il team di Canonical attualmente sta aggiornando i server per sistemare il problema.
  • B #713088 Plymouth carica in ritardo il driver nouveau: ciò ha la gravissima conseguenza che con una scheda grafica Nvidia all’avvio non vedrete il logo di Ubuntu coi pallini, ma solo una schermata viola.
  • B #862775 Quando il dash è aperto ci sono 3 bottoni brutti: una tragica incoerenza visiva fa sì che nell’angolo in alto a sinistra, a menu aperto, vedrete tre bottoni proprio brutti.
  • B #864992 Nel lettore PDF il pulsante per aprire la cartella non funziona: questo malfunzionamento introduce un notevole overhead che richiede all’utente di ricordarsi in quale cartella è salvato il file che sta visualizzando, per poi aprirla per conto suo.
  • Q #176273 Alcuni modelli di touchpad a volte si bloccano: può accadere in determinate situazioni che il touchpad si blocchi, impedendo qualsiasi movimento del puntatore. Disattivando l’opzione per bloccare il touchpad durante la scrittura il problema svanisce.
  • B #793838 Thunderbird notifica le nuove email solo se il programma è aperto: tale immane scocciatura obbliga quindi l’utente a un click supplementare.

Altre piccolezze

Ho riscontrato poi altre cosucce di secondaria importanza che riassumo qui:

  • Empathy non riesce a collegarsi a AOL e ICQ: significa che non potrete più venire bombardati di messaggi con link a virus da utenti ICQ spuntati dal nulla. La cosa si risolve facilmente con un PPA.
  • Netbeans non è nei repository: questo problema vi costringe a installare Netbeans scaricandolo dal sito ufficiale. Trovate come fare in questo articolo.
  • I link agli eseguibili Java non sono corretti: diciamo che questa è la “piccolezza” un po’ più seria, nel senso che vi potrebbe dare noie con Java. In ogni caso potete risolvere come ha fatto Enrico Franchi.
  • Non ci sono i salvaschermi: proprio così! Significa niente formichina in 3D che gira sul desktop: per fortuna qualcuno ha già trovato la soluzione.
  • Mancano le librerie thinkfinger: a partire dalla nuova Ubuntu 11.10, diventa più difficile usare il lettore di impronte, infatti bisogna usare un software diverso. Comunque è talmente spartano che io ho preferito non installarlo.

Conclusione

Sono convinto che nessuno dei miei lettori appartiene alla schiera del “procurato allarme” che cerca di diffondere voci assurde o per dispetto o perché non ha mai usato Ubuntu o un sistema Linux in generale. Tuttavia, credo che questo articolo potrà essere utile a qualcuno per rendersi conto che tutti questi “giganteschi” problemi di Ubuntu 11.10 sono delle sciocchezze allucinanti, e non ha senso usarli magari anche come scuse per rimanere ancorati a Windows.

Ogni giorno mi auguro che il tempo delle sparate immotivate contro Ubuntu, Fedora, Debian o sistema operativo libero che sia finisca per lasciare lo spazio ai confronti di idee intelligenti e costruttivi. Voi che ne pensate? Io spero che il giorno si avvicini sempre di più.

Leggi il contenuto originale su ubuntu – Andrea Lazzarotto

Written by: Lazza