Il fondatore di Gluster punta ai container con Minio

by Matteo Cappadonna on

Vi abbiamo già parlato di GlusterFS, il filesystem network scalabile, creato da Anand Babu Periasamy e successivamente acquisita da RedHat.

Lo sviluppatore in questione, ha un punto di vista molto chiaro su quello che sarà il futuro dello storage:

I wanted to see storage become nearly free. In order to do that, I needed storage to become simpler and operate at scale.

Vorrei vedere lo storage diventare quasi gratuito. Per raggiungere questo fine, ho bisogno che lo storage diventi più semplice e che possa operare scalando

Basandosi su questa visione, pochi giorni fa, ha annunciato il progetto gestito dalla sua nuova startup, Minio.

Con un occhio di riguardo agli sviluppatori (più che alla rete), questo Minio è un server di storage di oggetti, che quindi tratta i dati non come una gerarchia di file (comportamento tipico dei filesystem), ma come oggetti indipendenti l'uno dall'altro (con metodologie di ordinamento ed estrazione particolari). Un esempio molto conosciuto ed utilizzato di storage di questo tipo è l'S3 di Amazon; tra l'altro, le API di Minio sono state scritte per essere compatibili come le API di S3, rendendolo di fatto un valido sostituto senza che si debba riscrivere neanche una riga di codice.

La differenza è che questo server viene rilasciato come container, permettendone quindi l'erogazione tramite Docker, sia su sistemi cloud sia su host o cluster locali. Di fatto è stata rilasciata anche un'immagine ufficiale sull'hub di Docker di cui potete fare il pull per provare il server.

Ovviamente, se preferite, non è necessario farlo girare in un container, ed è possibile anche installarlo direttamente su un server. Il binario di gestione ha una dimensione variabile tra i 10 ed i 15 MB.

Il tutto in pura salsa free software, così come piace a noi, essendo rilasciato con la Apache License 2.0.

Non rimane che provarlo e vedere se è veramente interessante come sembra.

Leggi il contenuto originale su Mia mamma usa Linux!

Written by: Matteo Cappadonna