Il futuro di Ubuntu, ora che Canonical ha abbandonato Unity, quale sarà?

by Raoul Scarazzini on

La notizia è ormai nota a tutti e ne abbiamo parlato sul portale in maniera approfondita: Canonical ha abbandonato Unity, il suo distintivo ambiente grafico auto prodotto e pensato per la convergenza, in favore di GNOME.

La cosa su cui è necessario riflettere a questo punto è: cosa succede ora? Già, perché se è vero che lo spin (o flavor [o variante, che dir si voglia]) Ubuntu GNOME fluirà nella distribuzione ufficiale, sono in molti a domandarsi se sarà tutto così semplice... Nella fattispecie: Ubuntu cesserà di esistere come distribuzione per le masse? Perché l'intento di Shuttleworth è soci è palese: ottimizzare i costi e rendere Canonical una società produttiva, cosa che, stando ai dati pubblici forniti, non è mai stata.

Scott Gilbertson di Register.com riflette sulla questione e fornisce un messaggio volto a tranquillizzare tutti: dice infatti tranquilli, Linux è già stato qui! L'autore analizza i potenziali scenari post-Unity citando cosa è successo in precedenza a Red Hat, che chiusa la sua distribuzione in favore della versione Enterprise creò Fedora, e SUSE che a sua volta creo il progetto openSUSE appositamente per farvi confluire gli sforzi della community.

Sarà questo il destino di Ubuntu?

In tutta onestà non credo Canonical produrrà una distribuzione enterprise, rilasciando quindi per la community una sorta di openUbuntu, ma non credo nemmeno che questa mossa cambierà troppe carte in tavola riguardo alla distribuzione in sé. E' vero che l'obiettivo è quello di ottimizzare i costi, è vero che esisterà solo GNOME come ambiente grafico ufficiale, ma vien da sé che la natura di Ubuntu si è sempre differenziata dalle "concorrenti". Già oggi infatti è possibile acquistare i servizi professionali legati a Ubuntu da Canonical e già oggi esiste Ubuntu Server, che si differenza dalla versione desktop proprio per l'approccio enterprise. Quindi se di cambiamenti sostanziali ne avverranno, questi non riguarderanno il modo in cui Ubuntu sarà fruibile agli utenti.

Alla fine peraltro, se le lamentele per la rimozione di Unity sono state molto meno delle urla di gioia, qualcosa vorrà pur dire.

Molto rumore per nulla quindi? Staremo a vedere!

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Written by: Raoul Scarazzini