Il pinguino negli smartwatch

by Matteo Gatti on

A parte il Samsung Gear S2, basato su Tizen, e il famoso Apple Watch il mercato degli smartwatch è dominato da Android (sono infatti molti gli smartwatch Android-based presenti sul mercato). E Linux?

Qualcomm, produttore della serie di chip Snapdragon che equipaggia da alcuni anni molti dispositivi Android di successo di fascia media e alta, nonchè azienda da anni impegnata nella ricerca sulle reti che ci permettono di navigare in mobilità, ha infatti annunciato il rilascio di 2 nuovi SoC (System on a Chip), specificamente studiati per gli smartwatch di fascia bassa: lo Snapdragon Wear 1100, e il suo fratello maggiore Snapdragon Wear 2100. Questi due device sono entrambi basati su piattaforma Linux.

La dotazione è parecchio corposa, e comprende:

  • cpu single core (quad core per il 2100) con architettura Cortex-A7 a 1.2 GHz
  • ram DDR2 ( DDR3 per il 2100)
  • Bluetooth
  • WiFi
  • GPS
  • Connettività 3G e LTE (cat 1 per il 1100, cat 4 per il 2100): circa 10 MBit/s di download e 5 MBit/s in upload per il 1100, 10 volte tanto per il 2100
  • crittografia hardware
  • generatore hardware di numeri casuali
  • l’interfaccia per tutta una serie di sensori, come accelerometri, giroscopi e bussole.

Il 2100  aggiunge:

  • GPU 3D Adreno 304
  • ID su rete Cellulare
  • NFC
  • USB
  • supporto per la memoria eMMC

Sistemi completi nello spazio di un quadrante d’orologio: not bad come direbbero gli inglesi.

Anche altre aziende stanno prendendo interesse e presentando prodotti, come il  IAP220 della Marvell presentato la scorsa settimana: basato sul processore dual core ARM 7, che si pone più o meno a metà strada tra i due presentati da Qualcomm.

Il mercato a cui puntano i dispositivi presentati è dedicato ai bambini: braccialetti che segnalano la posizione ai genitori, che con i sensori possono misurare stato di salute (o l’attività fisica giornaliera) e che all’occorrenza possono divenire uno strumento di comunicazione. Utile anche per chi ha genitori anziani. Gli smartwatch permettono facilmente la gestione completa di più dati, o serie decisionali complesse, o capacità di collegamento autonome. Tutte attività che SO come Linux o Android rendono facilmente possibili.

Vedremo se questo segmento di mercato sarà protagonista di un vero interesse, o se sarà solo una nicchia per i più “tecnofili” come si è dimostrata essere quella degli smartwatch per adulti. Ma forse la varietà di prodotti che vengono offerti, e le nuove possibilità del supporto a SO standard, potranno permettere il mix giusto. Sicuramente l’ingresso di Qualcomm in questo mercato, azienda che ha già dimostrato in passato di vederci lungo, suggerisce che probabilmente i tempi sono maturi per l‘invasione-smartwatch.

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Written by: Matteo Gatti