LEDE, fork di OpenWRT

by Marco Bonfiglio on

Il modello di sviluppo opensource ha come principale vantaggio la libertà di iniziativa: se il modo di sviluppare un software non piace, si può iniziare a sviluppare indipendentemente il software: si dice "creare un fork".

Molti router per utenza casalinga usano come firmware un Linux tagliato su misura (a causa delle scarse risorse hardware dei dispositivi). Lynksys è stata tra le prime a rilasciare una parte del suo software come opensource, sotto GPL. In poco tempo nasce OpenWRT, ovvero un progetto basato su questo software per creare un firmware modulare per la più grande varietà di dispositivi commercializzati possibile. L'idea è che ognuno possa sostituire il firmware originale con questo e con un sistema di pacchetti scaricare il software per ampliare le capacità e le funzionalità, sulla base delle proprie esigenze.

Il progetto è pure un successo, ma alcuni utenti e sviluppatori lamentano l'alta frammentazione del lavoro, con rilasci non regolari e poca stabilità del parco software disponibile. E per questo, grazie ad alcuni sviluppatori,  da oggi c'è LEDE, fork di OpenWRT!

The name LEDE is an abbreviation for Linux Embedded Development Environment, a reference to its flexibility and embedded buildroot origins, making it a solid choice for embedded Linux applications far beyond the wireless router and network appliance realm.

Il nome LEDE è un acronimo di Ambente di Sviluppo per Linux Embedded (dedicato a dispositivi integrati come i router, N.d.T), in riferimento alla sua flessibilità e alle sue origini di inizializzatore per dispositivi embeded, facendolo diventare una solida scelta per le applicazioni embedded ben oltre il mondo dei router wireless o degli appliance di rete.

Sulla sua homepage si trova una spiegazione dettagliata del perché il progetto sia stato fondato, che riassumo: LEDE si pone gli stessi obbiettivi di OpenWRT, ma con rilasci più regolari e il coinvolgimento di un maggior numero di sviluppatori, con una maggior libertà di contribuire non solo al sistema di base ma anche ai software collegati.

Per ora il progetto è solo una serie di affermazioni, quindi serve tempo per vedere se e quando sarà disponibile un firmware funzionante (e se quindi i buoni propositi saranno rispettati). Nel frattempo noi gioiamo che quella piccola rivolta interna, grazie alla libertà del modello opensource, abbia prodotto un nuovo progetto.

E voi, parteciperete alla nuova comunità?

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Written by: Marco Bonfiglio