SUSE Linux Enterprise 15 sarà un OS modulare

by Elena Metelli on

La scorsa settimana è stata annunciata la nuova versione di SUSE Linux Enterprise (SLES) basata sul kernel 4.12 e che supporta un range di hardware ancora piu ampio, come as esempio i nuovi processori AMD ed Intel, SOC ARM (funziona anche su Raspberry Pi 3 Model B) e NVDIMM. Inoltre, il codice su cui è basata è uguale in tutti i flavor della distrubuzione.

L’ultima major release di SLES risale al 2014 (versione 12) e l’ultimo Service Pack (SP3) è stato rilasciato nel Settembre dello scorso anno. Questi tempi biblici (informaticamente parlando) per il rilascio di nuove versioni sono dovuti dal fatto che SLES è indirizzata quasi esclusivamente al mondo corporate dunque stabilità e supporto devono essere pressoché perfetti.

SLES non sarà disponibile prima di metà Luglio ma SUSE Manager 3.2, software che serve a gestire simultaneamente la configurazione di piu sistemi, è già disponibile ed include:

  • Spacewalk 2.8, l’ultima che verrà utilizzata per SUSE Manager. Dalle prossime la gestione verrà affidata a Uyuni;
  • Framework Formulas with Form migliorato per gestire anche parametri di configurazione più complessi, dal partizionamento, alla gestione degli utenti, ai servizi infrastrutturali;
  • Supporto alle immagini KIWI per la creazione di di immagini Linux installabili e macchine virtuali.

Rinnovate anche le partnership con Fujitsu e Lenovo per l’utilizzo di SLES per applicazioni SAP, mainfraime, high-performance computing ed altre applicazioni enterprise basate sulla piattaforma Linux.

A differenza dei colleghi di Fedora che hanno dovuto rinunciare, per questo giro almeno, alla release di una versione server modulare, SLES introduce la modularità.

Tutto è pensato per semplificare la gestione di ambienti “misti” che includono parti sviluppate con infrastruttura tradizionale e altre con infrastrutture software-defined (SDI) ovvero quelli in cui tutte le componenti sono virtualizzate e messe a disposizione delle applicazioni.

Come sempre, l’OS resta privo di costi. La cosa su cui punta SUSE è ovviamente la sottoscrizione ai canali di supporto.

Fun fact: le versioni 13 e 14 sono state volutamente saltate perché quei due numeri, rispettivamente nella cultura occidentale ed in quella cinese, portano sfortuna!

Tedeschi superstiziosi…

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Written by: Elena Metelli