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Canonical ha annunciato che, per la creazione delle app di sistema di Ubuntu, in futuro verrà utilizzato Flutter come framework dell’interfaccia utente. La decisione arriva dopo circa un anno dalla collaborazione con Google, di cui vi abbiamo parlato qui, che introdusse la compatibilità sul pinguino del moderno framework.

Flutter: il front end di Ubuntu

Flutter, che compete direttamente con React Native, vanta circa mezzo milione di sviluppatori attivi mensilmente e oltre 2 milioni

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Che Google supporti lo sviluppo del kernel del nostro amato sistema operativo non è una novità. Dall’essere un Gold Member della The Linux Foundation alla continua ricerca e pubblicazione di bug sullo stesso, anche se escludiamo il suo Android, è chiaro che Google utilizza Linux in maniera molto profonda. Qualche giorno fa, proprio sulle pagine… Read more

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Google e la Linux Foundation hanno a cuore la sicurezza del kernel. A dimostrazione di ciò hanno deciso di tirare fuori i soldi per assumere due manutentori a tempo pieno che garantiscano una maggiore attenzione sulla sicurezza. Gustavo Silva e Nathan Chancellor si concentreranno sul mantenimento e sul miglioramento della sicurezza del kernel al fine di garantire che il progetto sia sostenibile per i decenni a venire.

Linux, l’assenza di manutentori è

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In questo 3° articolo ci concentreremo sull’installazione di un ambiente LAMP per far girare Nextcloud e all’installazione vera e propria di Nextcloud. Se vi siete persi gli altri articoli vi consiglio di leggere prima quelli e poi di tornare qui.

La prima cosa da fare è configurare il dominio. Se volete acquistarne uno il mio consiglio è di utilizzare il servizio di google domains, tra l’altro nel prossimo articolo verrà trattato proprio

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Torniamo a parlare di Fuchsia OS, il nuovo sistema operativo open source cui sta lavorando da anni Google. Dopo l’apertura dell’azienda di Mountain View ai contributori esterni arrivano ulteriori interessanti novità. Per chi non lo sapesse, Fuchsia OS ambisce a diventare, in un colpo solo, il diretto successore di Android e Chrome OS. Pare che Big G voglia farlo funzionare trasversalmente su dispositivi per l’IoT, sugli smartphone fino a laptop e

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Avere una documentazione tecnica di alta qualità è fondamentale, specie nel mondo delle tecnologie web. Per venire incontro a questa esigenza è nato Open Web Docs, un collettivo aperto creato in collaborazione fra Google, Microsoft, Mozilla, Coil, W3C, Samsung e Igalia.

Lo scopo di Open Web Docs è quello di supportare economicamente una comunità di scrittori tecnici che si dedicheranno alla documentazione degli standard web, indipendentemente da qualsiasi singolo fornitore o organizzazione.

Piuttosto

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Chromium è un progetto open source, creato originariamente da Google, fonte del codice sorgente utilizzato da browser quali Chrome, Edge, Vivaldi e Brave. Proprio per la sua natura libera, tuttavia, è utilizzato da molti utenti come web browser principale, non essendo le differenze con la controparte closed così rilevanti nell’esperienza quotidiana, almeno fino ad oggi. Tramite questo annuncio, infatti, il team di Chromium ha ufficializzato la fine della disponibilità delle API

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Dal blog ufficiale di Chromium arriva una brutta notizia per gli utenti Chromium e browser derivati.

Google ha annunciato che, a partire dal 15 Marzo 2021, non consentirà più l'accesso e l'utilizzo delle proprie API private usate per le funzionalità di sincronizzazione, Click to Call, traduzione pagine etc sui browser basati su Chromium.

Queste API, sviluppate per Chrome, resteranno dunque a accessibili solo sul browser si Google.

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Il controller di Stadia è un ottimo controller ma ha un problema: non è possibile utilizzarlo su PC sui principali giochi del momento. Questo perché di default il controller di Stadia viene riconosciuto da Windows ma, sfortunatamente, non viene riconosciuto dai giochi installati mediante l'Epic Launcher o da store di terze parti. L'unico store che di default riconosce il controller di Stadia è Steam dove viene riconosciuto come controller generico.

Il problema

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Fuchsia OS è il nuovo sistema operativo open source di Google del quale vi ho parlato spesso anche qui su LFFL. In realtà,fx-emu-v2-google-fuchsia-os di Fuchsia OS si sa ancora poco, nonostante il codice sia pubblicato su repositories pubblici. Ad esempio non è chiaro quali siano i dispositivi su cui Google pensa di installarlo anche se molti scommettono che sarà il successore di Android. È stato anche ipotizzato che Fuchsia possa funzionare

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