Inclusività

Anche se dovrebbe ormai essere superfluo, per introdurre questa notizia vale la pena di ricordare come oggi, nell’anno di Grazia 2024, Microsoft sia una delle aziende più attive in termini di contributi per quanto riguarda l’open-source. Non dipende solamente dal fatto che essa possegga GitHub, o che abbia creato la sua distribuzione Azure Linux, ma...

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In questo articolo, pubblicato qui su LFFL, vi abbiamo parlato della proposta di Dan Williams circa la rimozione della terminologia poco inclusiva utilizzata nel kernel Linux. È di pochi giorni fa la risposta di Linus Torvalds, che approva il merge nel source tree di Linux.

Linux source code: mai più blacklist e slave

Anche se in Italia non è stato socialmente rilevante, il movimento Black Lives Matter ha interessato trasversalmente tutti i settori

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Abbiamo già raccontato di casi in cui, per evitare termini offensivi, alcuni software hanno cambiato termini al fine di rendere l’ambiente più “inclusivo”. Spesso si parla di termini quale il famoso “slave” (letteralmente, schiavo), termine storico usato spesso in ambiente cluster, come esempio più lampante di questa pratica. Recentemente lo sviluppatore di Intel, nonché maintainer…
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Alcuni sviluppatori del kernel Linux hanno proposto nuove linee guida, per l’utilizzo di termini maggiormente inclusivi nel kernel. Ecco di cosa si tratta e perché potrebbe essere una nuova policy, applicata trasversalmente in tutto il settore.

Linux ed i termini non inclusivi

Il problema è stato posto da Dan Williams, ingegnere presso Intel, con il supporto di alcuni importanti sviluppatori quali Chris Mason e Greg Kroah-Hartman. La proposta consiste nell’aggiungere un nuovo documento,

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