Un tema scaricato dallo store di KDE cancellava i dati utente

by Marco Giannini on

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Attenzione a temi e plasmoidi per KDE installati dallo Store di KDE, potrebbero cancellare tutti vostri.

Ebbene si, può sembrare una esagerazione ma è esattamente quello che è accaduto ad un utente dopo aver installato un tema dallo store di KDE.

Un tema presente nello store di terze parti di KDE presentava uno script che rimuoveva i dati degli ignari utenti che l'avevano installato. Lo script eliminava tutti i dati delle unità montate dall'utente eseguendo il comando rm -rf, cancellando immediatamente tutti i dati personali. Questo avveniva senza aver mostrato all'utente nessun avviso o richiesta di autorizzazione. 

Il tema, fortunatamente, è stato prontamente identificato e rimosso, ma non prima di aver causato danni.

 

Come è stato possibile questo incidente di sicurezza?

Per gli sviluppatori non è una sorpresa che i plugin di terze parti possano fare questo genere di cose. Un tema globale può fornire schermate di blocco personalizzate, applet personalizzate, impostazioni personalizzate e tutti questi possono eseguire codice in bundle arbitrario. Non è possibile vincolarlo senza limitare la funzionalità.

Quindi tale rischio è intrinseco nel sistema di gestione e installazione di temi e plugin e non è possibile imporre vincoli senza limitarne le funzionalità.


Cosa farà ora il team di KDE

Il team di KDE ha deciso che, nel breve termine, si concentreranno sulla comunicazione, andando a comunicare agli utenti quali aspettative di sicurezza dovrebbero avere gli utenti di KDE quando vanno a scaricare temi e plasmoidi dallo Store di KDE. Applet, script e servizi, essendo programmi, sono facilmente riconoscibili come potenziali rischi. È più difficile riconoscere che i temi Plasma, i plugin per sfondi e gli script Kwin non sono solo grafica e dati passivi, ma possono potenzialmente includere anche script che possono avere conseguenze indesiderate o dannose.

A lungo termine procederanno seguendo due strade. La prima cosa da fare è separare i contenuti "sicuri", dove si tratta solo di metadati e contenuti, dai contenuti "non sicuri" con contenuti scriptabili. La seconda cosa controllare il materiale presente sullo store di KDE e migliorare il supporto al sandboxing dei contenuti una volta scaricati.

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Written by: Marco Giannini