Barcellona

L’amministrazione della città di Barcellona ha preparato una roadmap per abbandonare Windows e abbracciare Linux e l’Open Source.

La città di Barcellona ha deciso di ridurre la presenza di software proprietario (leggi Windows) nella propria infrastruttura informatica per sostituirlo con software open source. Dopo il tentativo, completamento fallito, della città di Monaco di Baviera, è quindi il turno della Spagna.

Microsoft Exchange Server sarà sostituito da Open-Xchange, Internet Explorer sarà sostituito da Firefox

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Dopo il tentativo (purtroppo fallito) della città di Monaco, questa volta è il turno di Barcellona.

L’amministrazione cittadina ha rilasciato una roadmap che prevede, prima dell’estate 2019, di reindirizzare il 70% del proprio budget IT su software open source, abbandonando la piattaforma Microsoft ed, in generale, il software proprietario. La migrazione avverrà parallelamente in due parti: dando in outsourcing ad aziende locali i progetti IT ed assumendo 65 nuovi sviluppatori per scrivere

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La città di Barcellona ha deciso di ridurre la presenza di software proprietario nella propria infrastruttura informatica preferendo il software open source.

Il piano, stando a quanto riportato dal quotidiano El Pais, prevede la graduale dismissione del software Microsoft in favore di alternative open souce: Microsoft Exchange Server sarà sostituito da Open-Xchange, Internet Explorer sarà sostituito da Firefox e la suite da ufficio Microsoft verrà sostituita con una alternativa come OpenOffice.
L'obiettivo è

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Il 28 ottobre si è concluso l'ultimo OpenStack Summit, la cui location in questa seconda edizione del 2016 è stata Barcellona. Cosa è emerso? E' possibile riassumere in forma estremamente compatta questo evento? Proviamoci.

Il secondo Summit del 2016 è durato come di consueto cinque giorni, quattro dei quali strettamente dedicati a discussioni, workshop e sessioni lavorative. L'audience è stata molto alta: più di cinquemila persone. Se si ragiona sul fatto che,

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Le novità di Barcellona


Secondo e ultimo post sul Mobile World Congress di Barcellona, che si è svolto la settimana scorsa. Quest'anno è stato l'edizione che ha presentato la più importante presenza di Canonical, che ha portato in Spagna tutto il meglio del mondo Ubuntu, dai telefoni ai droni. Nel mio primo post su MWC 2016 vi avevo riferito delle “novità ufficiali” presenti al padiglione Ubuntu, in questo post completo la descrizione

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Si è aperto oggi MWC 2016 a Barcellona, il più grande evento mondiale sulla telefonia mobile, particolarmente ricco di novità per quanto riguarda Ubuntu. Mi dispiace parecchio non poter essere presente, anche se Canonical mi avrebbe pagato il biglietto di ingresso. Però ho deciso tempo fa che vado solo dove posso portare con me la mia famiglia, e una trasferta a Barcellona sarebbe stata troppo dispendiosa. Sarà per il prossimo anno!

Ma

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Canonical ha oggi rivelato ufficialmente il primo tablet con Ubuntu: Aquaris M10 Ubuntu Edition.

Dopo che molte voci si erano rincorse nei giorni scorsi, finalmente Canonical ha annunciato che al MWC di Barcellona presenterà il suo primo tablet Ubuntu, realizzato insieme alla spagnola BQ, con cui ha già commercializzato i due smartphone Aquaris E4.5 ed Aquaris E5.

La convergenza, finalmente


Il tablet sarà il primo in grado di realizzare la convergenza: esperienza mobile

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Alcune mie fonti interne rivelano che Canonical presenterà un nuovo dispositivo “convergente” al MWC di Barcellona, in programma il prossimo mese.


Come già saprete, Canonical sta lavorando da qualche anno alla realizzazione di un dispositivo in grado di funzionare sia in mobilità sia come desktop, e negli ultimi mesi sta provando “un tablet con processore ARM a 64 bit”, realizzato dalla spagnola BQ - di cui sono già stati rilasciati due smartphone

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