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Linux ha appena superato il 2% di marketshare su desktop secondo alcune statistiche, il picco più alto mai raggiunto dal pinguino su questo fronte.

Per chiarire, si parla di distribuzioni GNU/Linux, che non comprendono Android. La compagnia di analisi Netmarketshare sostiene che al momento, Giugno 2016, gli utenti che usano Linux sul proprio desktop (o portatile, in ogni caso su un pc “normale” e non un server o un sistema embedded) hanno

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Come sicuramente molti di voi sanno, la possibilità di utilizzare un sistema desktop completo a partire dal proprio smartphone è da parecchio tempo un obiettivo di tutto il mondo geek. I due esempi più lampanti di questo fatto sono sicuramente Canonical con Convergence di Ubuntu Touch e Microsoft con Continuum di Windows 10 Mobile. Finora sono stati fatti anche dei tentativi di rendere Android un sistema desktop, mi vengono in mente RemixOS e PhoenixOS

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Il suo nome in codice è Delhi in onore del team Asia: stiamo parlando di GNOME 3.20, la nuova frontiera dell’amato ambiente desktop che popola da anni decine e decine di distribuzioni Linux.

Sicuramente non si tratta di uno stravolgimento funzionale, tuttavia mi sento di definire GNOME 3.20 come un aggiornamento molto importante grazie ad alcuni miglioramenti chiave che esso apporta: partendo dall’integrazione degli aggiornamenti maggiori del sistema operativo in GNOME Software ad una sempre migliore integrazione

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Debian 8 Jessie

Debian 8 Jessie

Il 25 aprile 2015 è stato annunciato il rilascio di Debian 8 (alias Jessie), che e’ l’ultima versione di uno dei più noti ed apprezzati sistemi operativi basati su Linux. Questo rilascio, atteso da moltissimi utenti e da altrettante aziende, porta con sè alcune novità significative, frutto di un lavoro di sviluppo durato circa due anni, e culminato in un sistema operativo che sarà supportato fino al 2020.

In questo

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Articolo di un collaboratore “freelance” del team di SalentOS  Alessandro De Filippis

Questo articolo è per i nostalgici di Windows che sono abituati ad avere le icone sul desktop .
Di default SalentOS non prevede di avere icone sul desktop in quanto la decisione di tutto il team è quella di avere un desktop pulito ; tutte le applicazioni sono raggiungibili cliccando sull’icona menù in sulla barra tint2 , oppure cliccando sul

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Debian 7: installiamo XFCE

by Marco C on

Devo aver combinato un qualche pasticcio perchè mi sono ritrovato per la prima volta dopo anni d’uso di Linux un …virus? Non so neanche come definirlo, ma era uno script che occupava circa il 90% dell’uso della rete. Ora purtroppo non ricordo il nome del processo, iniziava con un sfe qualchecosa.
Insomma per poterlo eliminare ho letto alcune guide ma comunque si ripresentava e l’unica soluzione è stato reinstallare il S.O.

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Spotify è un software proprietario e sotto Linux tecnicamente è ancora in fase beta, tuttavia bisogna dire che gli sviluppatori supportano in modo più che apprezzabile anche la piattaforma pinguina che tanto amiamo. L’ho scoperto solo di recente, eppure pare che già dal 2010 il client Linux di Spotify supporti le comunicazioni D-Bus, questo significa tra le altre cose che è possibile inviare dei comandi al programma usando il terminale oppure

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Quello che vi voglio segnalare è un consiglio che “gira” già da un po’, io però l’ho scoperto solo adesso e credo sia molto utile. Avete mai provato a impostare uno sfondo del desktop con colori chiari, oppure disegni complicati su Ubuntu o in generale qualsiasi sistema che usa Gnome? Di solito succede qualcosa del genere:

Be’ forse ci si può anche fare l’abitudine, ma generalmente leggere queste scritte è estremamente fastidioso.

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