tastiera

In queste pagine vi abbiamo già parlato diverse volte del PinePhone e degli altri prodotti di Pine64: questo smartphone ha la forza dell’open-source dalla sua parte. Dal software all’hardware, tutto questo moderno telefono utilizza l’open-source per non essere solo stabile, ma anche personalizzabile in diverse sue parti. Ed è qui che subentra l’oggetto presentato l’ultimo…
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Tantissimi utenti sfruttano solo una parte dei tasti della propria tastiera. I tasti inutilizzati possono essere “riciclati”, talvolta aumentando la produttività, come tasti multimediali, per mettere in pausa la musica, o per aprire il browser al volo. Per farlo è necessario rimappare i tasti (o impostare delle scorciatoie). Ciò torna utile anche in uno scenario di rottura fisica di un tasto della tastiera. Key mapper è un tool dotato di GUI

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Cosa fare prima, durante e dopo l'istallazione di OpenSUSE 15.1

NOTA: 15.1 non è ancora uscito, ma probabile che sia uguale al 15.0 . Volendo potete usarlo anche per il 15.0

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Dopo diverse installazioni per l’ufficio, questa è la configurazione OpenSuse che consiglio per tutti:

 

Durante l’istallazione

 

Installare Suse standard 42.2 con KDE.

Nota è meglio far prima : Togliete “l’avvio rapido” di Windows ( http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/WindowsAvvioRapido ) e settate il BIOS UEFI ( http://wiki.ubuntu-it.org/AmministrazioneSistema/Uefi ).

 

Nota: KDE5 non possiede più Apper, quindi se volete l’auto-aggiornamento sicuro installate Yast-Aggiornamento (yast2-online-update-configuration – configurazione degli aggiornamenti in linea) e configuratelo! Un buon sistema è installare quello di Gnome.

 

Questo desktop

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Abbiamo comprato una tastiera nuova di zecca e ci rendiamo conto che qualche tasto non funziona? Abbiamo notato che il nostro sistema operativo fa cose “strane” ed abbiamo il sospetto che ci sia qualche tasto incagliato? La nostra tastiera inizia a perdere colpi? La soluzione migliore è quella di fare un test per scoprire se ci sono tasti difettosi e, eventualmente, muoverci di conseguenza!

Se è il nostro caso, questa è la guida

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Gli emoji fanno ufficialmente (e sfortunatamente, in qualche caso) delle abitudini della maggior parte degli internauti di oggi: inserirne uno da mobile è un attimo, ma come fare se invece si utilizza un computer – il cui sistema operativo, spesso, non ha nessun tipo di tastiera emoji integrata?

Semplice: basterà affidarsi ad una piccola ma efficiente estensione per Google Chrome – che risponde ad Emoji Keyboard 2016 – ed ecco servita una

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Le emoji sono le famose faccine nate originariamente in Giappone parecchi anni fa, e portate più recentemente al successo da applicazioni mobili come Whatsapp, Facebook Messenger e Google Hangouts.

Praticamente chiunque possieda uno smartphone avrà usato almeno una volta la faccina sorridente ☺,  il pollice in su ? o, perché no, anche la “cacchetta” ?. :P Tutto ciò è reso possibile dal fatto che questi simboli fanno parte di un vero e proprio

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Spotify è un software proprietario e sotto Linux tecnicamente è ancora in fase beta, tuttavia bisogna dire che gli sviluppatori supportano in modo più che apprezzabile anche la piattaforma pinguina che tanto amiamo. L’ho scoperto solo di recente, eppure pare che già dal 2010 il client Linux di Spotify supporti le comunicazioni D-Bus, questo significa tra le altre cose che è possibile inviare dei comandi al programma usando il terminale oppure

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