[Guida] ArchBox: come utilizzare i repository AUR in qualsiasi distribuzione

by Alessandro Russo on

Nella guida di oggi vi spiego cos’è ArchBox e vi mostro come funziona. Questo tool open source, in realtà, è uno script bash che automatizza tutto ciò che serve per installare Arch Linux all’interno di un ambiente chroot, che può essere creato in una qualsiasi distribuzione GNU/Linux. L’aspetto più interessante è che questo strumento garantisce la possibilità di accedere, da una qualsiasi distribuzione GNU/Linux, ad AUR.

ArchBox porta Arch Linux in un ambiente chroot

Il progetto nasce con lo scopo di portare, su qualsiasi distribuzione, i repository di Arch Linux ed AUR. Se non sapete cosa sia AUR vi rimando a questo articolo. Installando questo tool, quindi, sarete in grado di utilizzare un sottosistema Arch, con una perfetta integrazione con la distribuzione Linux sottostante, senza perdere alcuna prestazione poiché in esecuzione sul kernel host.

[Guida] ArchBox: come utilizzare i repository AUR in qualsiasi distribuzione
Per procedere all’installazione scaricate, da questo link, l’archivio contenente i file necessari. Successivamente, decomprimetelo in una directory a vostra scelta. Entrate, quindi, in questa cartella da terminale ed eseguite, con i privilegi di amministratore, l’istruzione ./install.sh.

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L’installazione ha avuto successo.

Dopo aver completato il primo step, editate il file /etc/archbox.conf con il vostro username, come nello screenshot sottostante.

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Il file di configurazione dove correggere lo username.

Successivamente eseguite la seguente istruzione per creare l’ambiente Jail:

sudo archbox --create https://archmirror.it/repos/iso/2021.03.01/archlinux-bootstrap-2021.03.01-x86_64.tar.gz
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I server da selezionare durante la creazione del chroot environment.

Durante questa fase vi verrà richiesto di inserire il nome di un editor. Scrivete, ad esempio, nano. Si aprirà, quindi, un file di configurazione, in cui dovrete decommentare, eliminando il carattere #, i link relativi ai server locati in Italia. Vi verrà infine richiesta la timezone ed i vari username e password.

Creare un servizio per il mount automatico del filesystem

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ArchBox in funzione.

L’installazione del chroot environment è ora completa. Potete fin da subito entrare nel sistema ed iniziare ad utilizzare pacman.

Archbox --enter

Se volete evitare di montare manualmente il filesystem con l’istruzione arcbox –mount ad ogni riavvio del sistema, in Systemd potete aggiungere il seguente servizio:

[Unit]
Description=Archbox init
PartOf=multi-user.target

[Service]
ExecStart=/usr/local/share/archbox/bin/init start #percorso da personalizzare
Type=oneshot
User=root

[Install]
WantedBy=multi-user.target

Per maggiori dettagli su questo progetto open source, vi invito a visionare la pagina GitHub dedicata, cui potete accedere tramite questo link.

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Written by: Alessandro Russo