arm

Apple produrrà le CPU per desktop e laptop in proprio, con architettura ARM: Apple Silicon. Sciogliendo così il sodalizio con Intel visto negli ultimi 15 anni. Il proclama dell’azienda assicura i primi prodotti per la fine di quest’anno (quindi meno di 6 mesi per la transizione, davvero notevole), e una fase di transizione di due…
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I giornalisti del settore tecnologico l'avevano preannunciato da diverso tempo ed ora si è finalmente concretizzato. I futuri computer desktop e laptop realizzati da Apple useranno mi nuovi chipset Apple Silicon, una nuova piattaforma di SoC proprietari sviluppati internamente e basati su architettura ARM. Il primo Mac a far uso dei nuovi processori Apple Silicon arriverà entro la fine del 2020 e la transizione alla nuova architettura si completerà entro due anni.

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Questa volta il creatore di Linux ha da dire la sua sulle architetture ARM in ambito server. Seguendo un post sul forum Real World Technologies (in cui si annunciava la piattaforma Neoverse N1, nata per il cloud-computing).

A detta di Linus il problema è dato dalla base di sviluppatori che

will happily pay a bit more for x86 cloud hosting, simply because it matches what you can test on your own local setup,

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Dal PocketChip al ben conosciuto RaspberryPi, passando per dispositivi come il Librem 5 di Purism, il nostro interesse per tutti i dispositivi piccoli, economici e portatili è sempre stato evidente; ecco perché l’annuncio degli sviluppatori di KDE ci risulta particolarmente… interessante!

Gli sviluppatori KDE già da qualche tempo rilasciano una distribuzione basata su Ubuntu chiamata Neon, nella quale mettono a disposizione gli ultimi rilasci delle loro applicazioni, KDE stesso compreso. Sì, esiste Kubuntu, ma Neon

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In seguito all’aggiunta del supporto per il processore Qualcomm Snapdragon 845, un processore ARM di tipo SoC (System on a Chip), Linus Torvalds, creatore di Linux, si è detto fiducioso di poter vedere presto girare Linux su laptop che montano questa tecnologia, senza quindi dover passare da sistemi Chrome, sebbene ormai anche su questi sia possibile far girare applicazioni Linux.

Come spiega Phoronix sebbene il supporto per Qualcomm Snapdragon 845 SoC sia

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Il browser Vivaldi arriva ufficialmente sulle schede Raspberry PI.

Vivaldi, per chi non lo sapesse, è un browser web freeware e multipiattaforma prodotto da Vivaldi Technologies, una società fondata dall’ex CEO di Opera Software Jon Stephenson von Tetzchner e Tatsuki Tomita. Vivaldi è stato progettato per gli utenti che cercano la massima personalizzazione e funzionalità avanzate per una navigazione senza compromessi.

Il browser, fork di Chromium, sbarca ufficialmente su Raspberry Pi e altre

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RedHat docet e quelli di Oracle pare lo sappiano bene. A sole due settimane dal rilascio di RedHat Enterprise Linux for ARM, arriva l’annuncio di Oracle Linux 7 for ARM.

Questa release è la prima rilasciata pubblicamente per piattaforme ARM ed è stata sviluppata basandosi sui sorgenti di Oracle Linux x86, con le dovute modifiche e patch per funzionare su ARM.

Le differenze principali tra le due versioni:

  • i pacchetti per i 64-bit ARM

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Red Hat ha ufficialmente presentato il supporto ARM per la versione della propria distribuzione di classe Enterprise.

Questo nuovo tassello si unisce al disegno di quella che Red Hat definisce la multi-architecture strategy dove al fianco delle consuete architetture x86 (che chiaramente comprende x86_64) ci sono le architetture IBM Red Hat Enterprise Linux for Power e Red Hat Enterprise Linux for z Systems e da oggi anche Red Hat Enterprise Linux Server for ARM.

Quest’ultima distribuzione fa seguito

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Libjpeg-Turbo 1.5 rilasciato con performance migliorate e numerosi novità relative alla tabella internazionale delle librerie API.

“libjpeg-turbo è un progetto unico” si legge nella pagina ufficiale del progetto stesso. “In un Mondo dove la maggior parte dei progetti open-source vengono fondati da compagnie o fondazioni, libjpeg-turbo viene portato avanti da uno sviluppatore che lavora in modo indipendente. Non sto vendendo un prodotto, ma fornendo un progetto gratuitamente, guadagnando attraverso opportunità di sviluppo alternative. La ragione per

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