chromeos

Sono passati quasi tre anni dall’annuncio di quello che all’epoca fu chiamato Project Crostini, progetto nato per integrare il supporto per le applicazioni Linux sui Chromebook, che nativamente usano Chrome OS. Negli scorsi giorni, durante la Google I/O 2021 developer session, è arrivato l’annuncio ufficiale: il progetto esce dalla fase beta e nella prossima versione,…
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Parte ufficialmente lo sviluppo di Ubuntu Web. A darne conferma è il canale Twitter ufficiale:

Questa distribuzione, che si basa sul sistema operativo di Canonical, vede Firefox come protagonista. Si pone, quindi, l’obiettivo di creare un ambiente desktop basato sulle web app, alternativo al sempre più diffuso Chrome OS.

Ubuntu Web: un sistema operativo desktop, web-app centrico

Il mondo dell’informatica, piaccia o meno, si sta

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Gli sviluppatori di Krita, popolare software open source e multipiattaforma per il disegno e la modifica delle immagini, hanno annunciato l’arrivo della prima release per Android e Chrome OS. Attualmente si tratta di una versione compatibile solo con i tablet Android (e non gli smartphone) e con i Chromebooks.

Krita è un’alternativa open a Photoshop che nasce come applicazione inclusa nella raccolta di programmi per ufficio KOffice. Funziona bene come editor di

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Negli ultimi mesi ho dedicato ampio spazio qui su LFFL a Chrome OS che, come sapete, deriva da Gentoo Linux, in quanto gli sviluppatori hanno lanciato il progetto Crostini, ovvero un container Linux in Chrome OS.

Google nelle precedenti release del suo sistema operativo ha dato la possibilità agli utenti di usare le Linux apps dandogli anche  l’accesso alle cartelle Android. Ha garantito il supporto per l’USB. Big G ha poi implementato

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Novità per quanto riguarda Project Crostini, progetto di Google annunciato ad inizio 2018, nato per dare la possibilità di eseguire VM Linux sui Chromebook.

Dopo mesi di test, per i modelli più recenti di Chromebook che si appoggiano al canale Stable, è comparsa una nuova impostazione che permette di abilitare l’esecuzione di quelli che vengono chiamati Linux Tools.

Linux Journal ha testato queste funzionalità ed ha commentato con un definitely worth the wait

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Molti Chromebook sono in grado di eseguire applicazioni Android, per ora però non c’è un modo intuitivo per eseguire le Linux apps su Chrome OS. Per aumentare la libertà degli utenti Google ha lanciato Project Crostini, progetto del quale abbiamo già parlato qui su LFFL, che richiama un po’ il WSL, e permetterebbe di avere le applicazioni GNU/Linux anche su Chrome OS. L’idea alla base di Crostini è il concetto di

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In passato abbiamo già parlato della possibilità di eseguire, in un modo o nell’altro, software Linux “puro” all’interno di Chrome OS, il “sistema operativo” di Google basato su Linux ed installato di default sui Chromebook.

Da un supporto ai container presente solo nelle opzioni del terminale, fino a Project Crostini per l’esecuzione di intere VM, sembra che la voglia di poter trasformare il limitato ChromeOS in un OS realmente libero sia molto

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Mentre molti Chromebooks sono in grado di eseguire applicazioni Android, per ora non c’è un modo intuitivo per eseguire le Linux apps su Chrome OS. Esiste qualche script (Crouton) che vi permette di raggiungere lo scopo ma non è concepito per un uso di massa. Chrome OS è abbastanza chiuso ed è limitato a quei programmi pensati per esso.

Grazie ad alcuni utenti su Reddit è emerso che negli ultimi commit nel

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Seppur non molto diffusi qui da noi, in altri paesi (come gli Stati Uniti, ad esempio), i Chromebook fanno parecchia presa, grazie soprattutto alla grande disponibilità di connessioni wifi sul territorio ed al costo -generalmente- ridotto dei dispositivi.

Questi computer portatili eseguono il sistema operativo Chrome OS che, pur essendo derivato da Gentoo Linux, è parecchio chiuso in termini di quello che ci si può fare, limitando l’esecuzione del browser Chrome e

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Seppur in Italia non abbiano ancora preso molto piede, in altri paese (Stati Uniti in primis) i Chromebook vendono abbastanza bene.

Per chi non li conoscesse, sono computer portatili, generalmente con processore ARM, su cui viene fatto girare il sistema Chrome OS che, pur avendo una base Linux, mette a disposizione fondamentalmente un browser Chrome su cui far girare diverse “applicazioni” (di fatto son plugin). Il costo -in genere- ridotto e l’alta

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