chrome

Recentemente, durante l'uso di Google Chrome su Windows, mi sono imbattuto in strani artefatti che comparivano in maniera assolutamente randomica durante lo scrolling delle pagine, specie su YouTube.

Girovagando sul web ho scoperto che il bug si verifica su tutti i brower basati su Chromium (e dunque Edge, Chrome, Brave, Vivaldi e Opera) in presenza di schede video NVIDIA. 

Il workaround che ho trovato per la risoluzione di questo bug, sia sul sito

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È stato recentemente rilasciato un aggiornamento di emergenza relativo al browser di Google, Chrome, che va a risolvere la CVE-2022-3075, una vulnerabilità di tipo zero-day, ossia che viene scoperta e pubblicata senza che vi sia una patch risolutiva a disposizione. Cosa stupisce in merito a questa anomalia? Che sia la sesta del 2022. Anche se…
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Riassunto della notizia: vi ricordate il millenium bug? Il fatto cioè che le date con gli anni a due cifre sarebbero passati da 99 a 00 “rompendo” i programmi che non tenevano in considerazione il nuovo millennio? Perdonate la citazione di un ormai vecchio operante del mondo IT, ma la notizia con cui Mozilla ha…
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Google non si smentisce mai. Di recente, infatti, ha creato un nuovo metodo di tracciamento chiamato FLoC, lo ha inserito in Chrome e lo ha attivato automaticamente per milioni di utenti. Per non essere vittime di questo ennesimo tentativo da parte del colosso di Mountain View di ledere la nostra privacy, ci sono varie possibilità: non usare Chrome, modificare le impostazioni di sincronizzazione oppure installare l’addon Privacy Essentials di DuckDuckGo.

DuckDuckGo combatte

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Tom Callaway, manutentore del browser open-source Chromium su Fedora, sta consigliando agli utenti di considerare il passaggio a Firefox in seguito alla decisione di Google di impedire l’uso delle API private rendendole esclusiva per il suo browser proprietario Chrome. Ciò significa che, a partire dal 15 marzo 2021, Chromium e tutti i browser costruiti partendo dal codebase di Chromium (Edge, Vivaldi, Brave) sono coinvolti dalla decisione di Big G e non

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Chromium è un progetto open source, creato originariamente da Google, fonte del codice sorgente utilizzato da browser quali Chrome, Edge, Vivaldi e Brave. Proprio per la sua natura libera, tuttavia, è utilizzato da molti utenti come web browser principale, non essendo le differenze con la controparte closed così rilevanti nell’esperienza quotidiana, almeno fino ad oggi. Tramite questo annuncio, infatti, il team di Chromium ha ufficializzato la fine della disponibilità delle API

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Quando una vulnerabilità viene scoperta e pubblicata, generalmente è seguita da una patch (o un aggiornamento) che punta a risolverlo. Questo problema ovviamente è amplificato quando il software è molto utilizzato ed è ancora più critico quando la falla in questione è critica. E’ esattamente quello che sta succedendo in questi giorni: è stata scoperta…
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Buone nuove per gli utenti Xubuntu. Giusto in tempo per Xubuntu 20.04 Beta è arrivata una nuova versione del plug-in Xfce PulseAudio.

Questa nuova versione, oltre al consueto lavoro di bug fixing e di aggiornamento delle traduzioni, offre una migliore compatibilità MPRIS e guadagna l'integrazione con i browser web tramite l'estensione Plasma Integration.

Questa estensione, disponibile per Firefox e i browser basati su Chromium (come Google Chrome), consente di poter visualizzare le informazioni

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Premessa non inerente :
  
Non scrivevo su questi lidi da molto tempo, principalmente perché mi piace occuparmi di GNU/Linux e delle sue piccole sfide, diciamo che un po' di calo delle "sfide" e un po' di infervoramento in meno mi hanno allontanato , se mai approfondiremo .




Quasi tutti hanno letto di Avast Antivirus (se non lo avete fatto ecco a voi un ARTICOLO), della raccolta dati e della poca trasparenza verso gli utenti,

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Anche Google, talvolta, sbaglia e la cosa fa subito rumore. La casa di Mountain View ha lanciato un esperimento causando un malfunzionamento di Chrome in ambienti virtualizzati come Citrix o su configurazioni “Terminal Server” di Windows Server. Il problema si è tradotto in schede completamente bianche (WSOD – white screen of death). Il browser è quindi diventato inutilizzabile impedendo ai dipendenti delle aziende di lavorare. Bisogna considerare che in ambiente aziendale ci sono

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